Longevità: il segreto nella mutazione di una proteina

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Longevità

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Qual è l’elisir dell’eterna giovinezza? Si tratta di uno dei desideri più antichi dell’uomo sempre presente in ogni epoca. Ma se nei secoli passati era solo una speranza, al giorno d’oggi con l’avanzamento della ricerca medica potrebbe diventare un obiettivo non impossibile da raggiungere. Secondo uno studio condotto dai ricercatori del Centro per la salute dell’Università del Texas sud-occidentale, la mutazione di una proteina, la beclin-1, riuscirebbe a rallentare il processo di invecchiamento permettendoci di vivere più a lungo. In particolare questa proteina è responsabile di un meccanismo noto come autofagia, che permette alle cellule del nostro organismo di rinnovarsi e riciclarsi attraverso l’eliminazione dei materiali tossici o danneggiati.

Questo fenomeno biologico potrebbe aumentare la vita del 12%. La ricerca condotta sui topi ha evidenziato che la mutazione di questa proteina previene il rischio di sviluppare tumori e diminuisce il rischio di ammalarsi di patologie che interessano cuore e reni.