Un comportamento curioso durante un elettrocardiogramma sotto sforzo è quello delle donne, nelle quali questo esame spesso potrebbe non risultare affidabile, semplicemente per una questione di genere. Quando si vuole indagare più a fondo (donne, soggetti con difficoltà a pedalare o deambulare per diversi motivi), si può ricorrere alla scintigrafia miocardica effettuata dopo iniezione endovenosa di un farmaco che aumenta i battiti del cuore e riproduce il comportamento di uno sforzo, valutando poi il comportamento del cuore mediante l’utilizzo di sostanze radioattive che si localizzano sui vasi coronarici.
Un ulteriore test da sforzo, affidabile e preciso (in mani esperte) quanto la scintigrafia, ma con il vantaggio di non assorbire radiazioni, è l’ecocardiogramma da sforzo o da stress, che sfrutta la possibilità di mettere in evidenza eventuali anomalie di contrattilità del muscolo cardiaco che si possono manifestare sotto sforzo in caso di patologie a carico delle coronarie.
Insomma, il messaggio è: il “segnale” viene prima dei sintomi!
Soltanto così, stressando il cuore sotto l’occhio vigile del cardiologo, si può avere un quadro più chiaro qualora si sospetti una ischemia miocardica, ovvero una riduzione del normale flusso di sangue attraverso i vasi coronarici che alimentano il nostro cuore.