In particolare questo composto proteico potrebbe trattare una condizione nota come Hsdd, ovvero disordine ipoattivo del desiderio sessuale, che riguardarebbe circa il 40% delle donne.
Generalmente in questi casi si utilizza il testosterone per stimolare l’attrazione verso il proprio partner, che tuttavia ha alcuni effetti indesiderati, quali la crescita della peluria specie sul viso e un cambiamento nella voce che si fa più profonda. L’utilizzo della kisspeptina potrebbe quindi aprire nuove prospettive per combattere il calo di desiderio nelle donne.
In particolare è la vulvodinia a rappresentare un serio ostacolo ai rapporti di coppia in quanto è causa di dolore nella donna. Si tratta di una malattia che secondo le statistiche riguarda il 10-15% delle donne.