Viene considerato il più grande luogo di sepoltura di massa negli Stati Uniti. Ogni anno in queste fosse comuni vengono seppelliti circa 1500 cadaveri. Nella maggior parte dei casi si tratta di bambini, senzatetto, cadaveri che nessuno reclama che giungono a questa destinazione finale dopo una settimana di obitorio.
Tuttavia a causa dell’erosione del terreno, i resti relativi alle moltissime persone che vi sono seppellite potrebbero venire alla luce. In particolare a denunciare questa situazione è Melinda Hunt, direttore del progetto no-profit Hart Island Project, secondo cui: “Un gran numero di ossa stanno cadendo dalla collina sovrastante sulla spiaggia e da qui vengono portare in mare dalla marea”.
I funzionari di New York hanno inviato degli archeologi sul posto che hanno già rinvenuto 174 ossa, che sono emerse in diversi punti dell’Isola. Se non si interverrà a breve il problema diventerà sempre più difficile da gestire.
Così si augura la Hunt: “Lo sdegno di questi ultimi giorni è solo l’ultimo che si è sollevato nel corso degli anni, quando il problema ha iniziato a farsi notare. La speranza è che sia l’ultima volta che capita, perché è giunta l’ora che si provveda effettivamente a fare realmente qualcosa di definitivo per far trovare pace alle persone qui sepolte”.
L’isola è stata utilizzata dapprima come luogo di sepoltura per i soldati che morirono durante la Guerra di Indipendenza Americana, poi come cimitero per i poveri che non potevano permettersi una sepoltura privata e infine per i bambini deceduti subito o dopo il parto.