La studentessa ha un fisico snello che mal si armonizza, a suo dire, col seno troppo grande che si ritrova. Ha 65G di seno, una taglia che può considerarsi corrispondente alla nostrana quinta coppa B. La studentessa ha raccontato la sua storia a 20 Minuten.
In particolare afferma di sentirsi come un oggetto sessuale perché gli sguardi maschili cadono sempre verso il basso: “E’ dall’adolescenza che mi prendono in giro. Sono magra e appena ho iniziato a svilupparmi sono diventata bersaglio di occhiatacce e commenti… Lasciamo stare il discorso dell’educazione fisica, la piscina era un incubo e lo è pure adesso”.
Questa situazione, oltre che a livello psicologico, le comporta dei problemi anche per la salute a causa della postura che assume: “Per il peso ho problemi di postura, ho iniziato ad andare dal fisioterapista prima dei 20 anni ma la faccenda non si risolve, anzi”.
Oltre a ciò fatica anche a trovare vestiti: “I reggiseni e top del costume da bagno non li posso acquistare nei negozi normali”. Reggiseni e bikini della sua taglia non riesce infatti a trovarli nei negozi tradizionali.
Pertanto è da quando aveva 17 anni che pensa a un intervento per la riduzione del seno. Tuttavia i costi possono arrivare anche fino a 15mila franchi, circa 13mila euro. Si è quindi rivolta alla sua assicurazione sanitaria che però può coprirle solo i costi della fisioterapia, ma non dell’intervento.
La chirurga plastica Eva Neuenschwander Fürer spiega che “bisogna dimostrare l’effetto deelterio sulla salute. Vero è che, di recente, le assicurazioni hanno effettuato una stretta di vite”. Per intervenire, la norma di legge prevede che vadano rimossi almeno 500 grammi di tessuto per lato: “È un peso che non significa niente, per una donna di 180 cm, per esempio, è meno vessante che per una più piccolina”.