Cannabis in versione dolci è più dannosa che fumarla

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Mangiare dolci cannabis

Mangiare dolci cannabis

Mangiare dolci alla cannabis risulterebbe più dannosa che fumarla. Si tratta d’altro canto di prodotti facilmente reperibili anche nei cannabis-shop italiani. Stando a uno studio publicato su Annals of Internal Medicine, la cannabis commestibile a parità di concentrazione dei principi attivi (THC e CBD), farebbe più male di quella che si fuma.

In particolare in Colorado, dove è legale, i ricercatori hanno riscontrato molti più casi di intossicazione acuta, disturbi psichiatrici e problemi cardiovascolari in chi assumeva alimenti a base di cannabis rispetto ai casi riscontrati nelle persone che fumavano la cannabis.

Il motivo sta nella differenza dell’assorbimento di questa sostanza. Quando viene fumata, gli effetti incominciano ad essere avvertiti dopo 2 minuti. Superata una certa soglia, l’organismo avverte che non è il caso di proseguire oltre, ad esempio si possono manifestare sintomi quali disturbi gastro-intestinali, nausea e vomito. La cannabis per bocca invece viene assorbita molto più lentamente. Questo effetto ritardato spinge quindi le persone ad assumerne di più sul presupposto errato che non faccia nulla. Pertanto l’accumulazione della cannabis nell’organismo può portare molto più facilmente a una intossicazione.

Questi dati riguardano in ogni caso il Colorado, dove la concentrazione di THC nella cannabis usata anche a uso commestibile risulta più elevata rispetto a quella che possiamo trovare in vendita legalmente nei negozi italiani.