Secondo una ricerca dell’
Università di Louisville (Kentucky USA) un batterio che causa la parodontite cronica, potrebbe essere correlato anche allo sviluppo dell’Alzheimer. La ricerca è stata pubblicato sulla rivista scientifica Science Advances. I ricercatori hanno infettato con questo batterio alcuni
topi geneticamente modificati. L’agente microbico ha dato luogo a una reazione difensiva da parte del
cervello con l’accumulo delle proteine tau e beta amiloide, ed anche degli
enzimi tossici dei batteri chiamati gingipain. Il batterio riuscirebbe ad arrivare al cervello tramite i nervi cranici, oppure penetrando la barriera ematoencefalica oppure perchè veicolato da specifiche cellule immunitarie. I ricercatori hanno scoperto che inibendo il
composto COR388 si è assistito non solo a una riduzione della carica batterica, ma anche della neuroinfiammazione ai danni dell’ippocampo. Tuttavia serviranno altri studi per comprendere se e in che misura impedire l’azione del batterio
Porphyriomonas gengivalis a danno del
cervello possa avere un effetto preventivo riguardo all’Alzheimer.