Malattia di Lyme, sempre più zecche nei boschi: come difenderci

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Le zecche in queste ultimi anni stanno drammaticamente aumentando nelle nostre zone boschive, il che aumenta il rischio di sviluppare alcune malattie a causa di queste punture. In passato le zone maggiormente a rischio erano l’Emilia Romagna, il Trentino, il Veneto, il Friuli e la Liguria ma, attualmente invece il rischio di essere morsi da una zecca si è diffuso in tutto il paese. La malattia si manifesta inzialmente con una macchia rossa sulla cute che tende ad espandersi, entro qualche settimana può verificarsi la conseguenza più temuta, ovvero la meningoencefalite. Si tratta di una malattia virale acuta che colpisce il sistema nervoso centrale. E’ difficile da diagnosticare in quanto si presenta con sintomi del tutto simili a quelli dell’influenza. La diagnosi inoltre può arrivare in ritardo anche perché nella saliva della zecca è presente una sostanza anestetica che è in grado di non far avvertire la puntura. La meningoencefalite da zecche negli ultimi anni si segnala nel Nord-Est Italia, in particolare in provincia di Belluno. Inoltre stando agli ultimi dati del 2017 forniti dall’Azienda sanitaria sulla situazione epidemiologica in Trentino si riscontra un aumento delle malattie trasmesse da zecche, specie di Tbe. Proprio per diminuire il numero crescente di questi casi, a partire dal 1 gennaio 2018 il vaccino contro l’encefalite trasmessa dalle zecche è disponibile gratuitamente per tutti i cittadini iscritti al Servizio sanitario provinciale. Per evitare il rischio di essere morsi è importante utilizzare un vestiario chiaro, indossare un cappello e dei pantaloni e delle maniche lunghi. Inoltre va evitata il più possibile l’erba alta. Una volta a casa i vestiti vanno spazzolati prima di entrare nell’abitazione quindi vanno messo in lavatrice. Bisogna poi procedere a un controllo meticoloso della pelle. E’ molto importante riuscire ad eliminare la zecca boschiva, Ixodes Ricinus, entro le 36 ore dall’avvenuto contatto per ridurre il rischio di trasmissione della malattia di Lyme quasi a zero e entro le 12 per la protezione dall’encefalite virale.

 

Per rimuovere la zecca è sufficiente munirsi di una pinzetta ed operare uno strappo deciso.