La
depressione post partum colpisce una percentuale che riguarda tra il 10 e il 15% delle neomamme a tre mesi dalla nascita del loro figlio. In particolare ne sofffrono tra le 50 e le 100mila donne ogni anno. Questi dati sono stati elaborati dall’associazione Kairos Donna in occasione della prima edizione del Festival della maternità. L’iniziativa, che è in programma dal 13 al 15 aprile a Padova, prende in esame i temi del benessere psicofisico della mamma, della coppia e del bimbo nel periodo che va dalla gravidanza fino ai primi due anni di vita dei piccoli. Ma da cosa può dipendere questa condizione? Stando ad alcuni studi se i livelli del
gene recettore dell’ossitocina sono bassi aumentano il rischio di sviluppare la depressione post-partum. In effetti l’ossitocina viene anche definito come l’ormone dell’innamoramento e dell’affettività, inoltre attenua anche lo stress ad aiuta a mantenere un certo affiatamento nella coppia. Tale molecola viene in gioco anche tra la mamma e il bambino rafforzandone il legame emotivo.
I sintomi più frequenti di questa particolare depressione che si caratterizza come disturbo dell’umore si manifestano con irritabilità ed anche perdita del sonno e dell’appetito.