Per quanto riguarda il
tumore alla prostata un fattore non trascurabile sarebbe rappresentato dalla
dieta. E’ quanto emerge in particolare dallo studio condotto dai ricercatori della scuola di medicina di Harvard (Boston), che è stato pubblicato sulle riviste
Nature Communications e
Nature Genetics. In particolare i ricercatori hanno osservato che la
progressione del tumore della ghiandola prostatica si deve alla riduzione di due geni, Pten e Pml, che in condizioni normali sono in grado di inibire la crescita di un tumore. In caso di assenza il metabolismo della cellula si altera facendo aumentare la produzione di grassi. La conferma arriva dalla sperimentazione: nei topi colpiti da tumori indolenti nutriti a base di grassi saturihanno osservato la comparsa di metastasi nei roditori colpiti da tumori indolenti. Pertanto i ricercatori hanno concluso che fattori ambientali, quali la dieta, possano influire sulla progressione della patologia tumorale. I ricercatori hanno somministrato ai topi un farmaco per il trattamento dell’obesità che blocca la sintesi dei grassi.
Con questo farmaco sperimentale hanno assistito alla regressione del tumore e alla soppressione delle metastasi.