Una
società svizzera è in grado di
trasformare le ceneri dei cari estinti in diamanti. Il titolare di questa azienda, Rinaldo Willy, propone questo nuovo quanto singolare modo di ricordare e quindi di tramandare la memoria dei nostri cari. Ma come funziona questo processo che trasforma le
ceneri del caro estinto in diamante? Si tratta di un procedimento chimico-fisico piuttosto complesso. Intanto il carbonio che è l’elemento più importante da cui è costituito il
corpo umano, è fondamentale anche per la vita sul nostro pianeta e gli stessi diamanti lo contengono. Una volta che le
ceneri dei propri cari arrivano in questi laboratori in Svizzera inziza il processo di “diamantificazione”. Le molecole di
carbonio vengono isolate dalle sostanze inorganiche, successivamente il carbonio così ottenuto viene convertito in
grafite. La grafite viene quindi sottoposta a temperature molto elevate a 1200-1400 gradi e a una pressione di 60000 Bar. Dopodiché sono necessari altri tre mesi perché il procedimento possa dirsi completo. Riguardo ai prezzi si va dai 3400 euro iva esclusa per un diamante grezzo da 0,3 carati ad oltre 16mila euro per un diamante da un carato tagliato. In ogni caso i tempi di lavorazione dipendono molto dalla forma e dalla grandezza scelta dal cliente. In un documento recente la Chiesa cattolica ha vietato questa pratica di
tumulazione, in quanto pur accettando la cremazione dei defunti non acconsente però che le ceneri siano lavorate per essere trasformate in gioielli.
Tuttavia nonostante questo divieto, la società elvetica non ha riscontrato alcun calo delle vendite ed anzi il maggior numero di richieste, a quanto pare, proviene proprio dagli italiani.