La
birra, in particolare il
luppolo, potrebbe avere degli
effetti anti-tumorali. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dal dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa che è stata pubblicata sulla rivista scientifica
European Journal of Medicinal Chemistry. In particoalre il
luppolo avrebbe un ruolo nel contrastare l’angiogenesi tumorale, ovvero sarebbe in grado di inibire il meccanismo attraverso cui le cellule proliferano incontrollate, procurandosi l’ossigeno. Ad esplicare questo effetto antitumorale è fitocomposto, lo Xantumolo (XN), un flavonoide. In particolare così si legge nel comunicato diffuso dai ricercatori: “ha permesso di scoprire nuove piccole molecole basate sulla struttura del composto naturale, di per sé in grado di ridurre l’angiogenesi tumorale, e in grado di ‘affamare’ il tumore inibendo i meccanismi grazie ai quali le cellule tumorali si procurano ossigeno e si diffondono nell’organismo. L’azione anti-angiogenesi che rappresenta una delle più diffuse strategie terapeutiche antitumorali spesso viene affiancata alla chemioterapia”. Stando ad un’altra ricerca la birra avrebbe anche un effetto analgesico e antidolorifico. In particolare l’aumento nel sangue di circa lo 0,08 innalzerebbe la soglia del dolore. Insomma in tal senso la
birra avrebbe un vero e proprio effetto analgesico. Per ottenere questi effetti sarebbero necessari appena due bicchieri di questa bevanda. Ed ancora stando a una ricerca condotta dall’
Università di Gothenburg la
birra è una
bevanda che fa bene al cuore delle donne.
Dallo studio in particolare è risultato che le donne che bevono birra con moderazione (non più di una o due alla settimana), avevano un rischio minore di infarto, circa il 30% in meno, rispetto a chi invece beveva birra diverse volte oppure non ne beveva affatto.