Canone Rai 2016: non include arretrati non pagati

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Televisione

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A partire da quest’anno il pagamento del canone Rai sarà incluso nella bolletta dell’elettricità. Il versamento verrà effettuato in rate mensili. Tutavia non sono mancate e non mancano le polemiche per il pagamento della tassa. In particolare il pagamento del canone in bolletta non determinerà controlli sugli anni precedenti. A tal proposito sul sito della Rai si legge che: “Le modalità di riscossione del canone mediante addebito nella bolletta elettrica riguardano esclusivamente i canoni maturati dal primo gennaio 2016 e non eventuali arretrati precedentemente maturati“. I pagamenti si riferiranno esclusivamente quindi dall’anno 2016 in poi. A ribadirlo è anche l’art 11 della legge di Stabilità che statuisce che: “La legge non dispone che per l’avvenire: essa non ha effetto retroaattivo”. Insomma detto ancora in altri termini il nuovo canone in bolletta non va ad includere anche gli arretrati non pagati. Queste le novità più significative introdotte quest’anno: il canone si paga solo sulla prima casa e una sola volta nella famiglia purché i coniugi e o figli siano tutti residenti nello stesso immobile. Dal 1 luglio 2016 il canone si pagherà in bolletta e comprenderà le rate dei mesi precedenti. Dal 2017 invece si pagheranno dieci rate da 10 euro da gennaio a ottobre. L’importo del canone Rai è stato ridotto da 113,50 euro a 100 euro. Insomma la ratio di fondo della legge mira a far pagare di meno, ma a far pagare tutti. Dal 2017 invece il canone Rai verrà pagato a partire dal primo mese dell’anno. Ricordaimo che sono esenti dal pagamento gli over 75 con un reddito annuale fino agli 8000 euro. Il pagamento del canone inoltre spetta agli uffici, gli studi e gli esercizi commerciali qualora abbiano un televisore tramite il bollettino postale e non in bolletta. Non si può invece evitare di pagare il canone tramite suggellamento dell’apparecchio: una pratica che rende inutilizzabili gli apparecchi televisivi mediante la chiusura in appositi involucri. Inoltre si presume il possesso di un apparecchio televisivo pertanto spetta all’utente dimostrare di non possederne alcuno in casa propria. Per dimostrare il contrario e quindi disdire il pagamento bisogna mandare “una dichiarazione allo sportello Sat dell’Agenzia delle Entrate” con cui si spiega di non possedere alcun apparecchio.

 

Inoltre il pagamento spetta anche a chi non guarda i programmi della televisione pubblica in quanto: “L’utilizzo dell’apparecchio limitatamente ai programmi delle Tv private e straniere, con esclusione delle trasmissioni trasmesse in onda dalla Rai, non esonera dal pagamento del canone“.