Negli ultimi anni si stanno innalzando in maniera preoccupante le temperature, che provocano il
surriscaldamento del globo terrestre, il cosiddetto
global warming. Se non si interverrà per ridurre immediatamente gli effetti del gas serra, la temperatura terrestre rischia di salire di 4,3 gradi sopra il livello pre-industriale (intorno il 1800 circa) entro il 2100. Questo continuo surriscaldamento terrestre può mettere a rischio l’esistenza di una specie su 6 di animali e piante, che quindi potrebbero estinguersi nel giro di poco meno di un secolo. Le zone dove il rischio estinzione è maggiormente alto sono concentrate in Sud America, Nuova Zelanda e Australia, vale a dire quei paesi dove è maggiormente ampia la biodiversità. L’allarmante ricerca è stata pubblicata sulla rivista
“Science”. E’ stato calcolato che l’aumento della temperatura pari a 0,9 gradi espone al rischio estinzione circa il 2,8% di animali e piante.
Nel caso in cui si arrivi ad un aumento pari al 2%, il rischio estinzione per animali e piante inizia a salire fino al 5,2%. Infine se la temperatura dovesse aumentare di 4 gradi, il rischio estinzione salirebbe addirittura fino al 16%, appunto una specie su 6 tra animali e pianti. Un quadro assolutamente fosco previsto per il 2100. I grandi paesi industrializzati hanno il dovere di intervenire per proteggere la fauna e la flora del patrimonio naturale della Terra, per il bene dello stesso pianeta e dell’evoluzione dell’uomo.