La svolta si è avuta solo la scorsa notte quando Damiano Di Michele dopo un lungo interrogatorio ha confessato di essere stato lui l’autore del delitto. In base a quanto è stato ricostruito dagli investigatori, avrebbe colpito l’assicuratrice con 30 coltellate, ne ha coperto il corpo con dei panni, poi ha fatto sparire il cellulare della donna e nel camino di casa ha bruciato alcuni indumenti insanguinati che appartenevano alla vittima.
Le indagini dei carabinieri sono scattate a seguito dell’allarme dei familiari che non riuscivano più a mettersi in contatto con la donna da qualche giorno. Il cadavere di Aurora Marino è stato ritrovato in una abitazione di Piazza Libertà.
Ma cosa ha spinto l’uomo al delitto? gli inquirenti hanno scoperto che il 35enne e l’assicuratrice vivevano da tempo una relazione segreta e che l’appartamento a Piazza Libertà dove è stato ritrovato il corpo della vittima, era proprio il luogo segreto degli incontri. La donna però, da quanto emerge dalle indagini, pare che fosse stanca di questa situazione, e che volesse quindi rendere pubblica la loro relazione convincendo il compagno a lasciare l’attuale convivente.
L’uomo già separato, che attualmente viveva con una donna di 30 anni, da cui aspettava un figlio, deve aver perso la testa. Insomma stando a quanto accertato, emerge che il movente del delitto è di natura passionale.