Ma qual è la formula che racchiude il successo di questo film di Siani? Intanto il film prende le mosse col licenziamento di un selezionatore rigidissimo di una multinazionale, che in gergo viene definito un tagliatore di teste, di nome Fulvio (interpretato da Siani). L’uomo però reagisce in maniera scomposta al licenziamento, reazione che gli viene fatta pagare cara, con un mese ai servizi sociali che sconterà nella casa di suo fratello Don Germano (Fabio De Luigi), parroco di un paesino nel sud d’Italia.
Da qui in poi si dipanerannno tutte le vicende del film che unisce comicità e romanticismo, (ed è probabilmente questa la formula che incontra la simpatia del pubblico per tornare alla domanda iniziale), gli stessi ingredienti insomma con cui il regista napoletano prova a bissare (e stando i numeri del botteghino ci sta pienamente riuscendo) il successo del suo primo film IL principe abusivo, che ha fatto registrare un incasso pari a 15 milioni di euro.
Così l’attore, regista e cabarettista napoletano ha presentato il suo film: “La mia idea mia è quella di valorizzare le radici campane e posti straordinari come Sant’Agata dei Goti. Ma anche la volontà di fare una favola comica in un Paese in crisi e in difficoltà e di non far vedere la solita Napoli criminale. Insomma un modo per bilanciare tante cose brutte con una favola che metta in mostra la genialità di un popolo come quello napoletano”.