Per il Cavaliere intanto il Governo di Renzi è il terzo non eletto dal popolo e precisa: “Questo esecutivo si regge su 148 deputati dichiarati incostituzionali e su 32 senatori eletti dal centrodestra ma diventati la stampella di un governo della sinistra“. Berluisconi ha anche pronta la ricetta scaccia-crisi per questo Bel Paese che muoverà anzitutto dalla diminuzione delle tasse che strangolano le nostre imprese:”Il programma che noi metteremo in pratica, ove avessimo responsabilità di governo, è la formula liberale del benessere e della crescita che ha funzionato sempre e dovunque sia stata realizzata. È un programma in tre punti. Il primo punto: meno tasse. Il secondo punto: meno tasse. Il terzo punto: ancora meno tasse” .
Insomma solo partendo da una riduzione delle imposte per Berlusconi sarà possibile rilanciare l’economia nel nostro Paese: “Meno tasse sulle famiglie per rilanciare i consumi. Meno tasse sulle imprese, perché possano produrre di più e tornare ad assumere e ad investire. Nessuna tassa sulla casa, perché la casa è sacra, è il pilastro su cui ogni famiglia ha il diritto di costruire la sicurezza del proprio futuro e non dev’essere soggetta a nessun prelievo fiscale“.
L’ex Premier si rivolge anche agli anziani, a cui vorrebbe aumentare la pensione minima: “un aumento delle pensioni minime a 1000 euro al mese per 13 mensilità; interventi di medicina sociale con assistenza sanitaria completa; nessuna tassa sulla casa; nessuna imposta di successione”. Più nel merito poi bisognerebbe puntare sulla flat tax per uscire dalla crisi, la soluzione è adottata già da altri Paesi europei ed anche in italia secondo Berlusconi produrrebbe effetti positivi: “Un’imposta al 20% uguale per tutti, famiglie e imprese, che funziona benissimo nei 38 paesi che l’hanno adottata e che rappresenta l’unica arma per la crescita in Europa“.
Insomma un elenco di buone intenzioni (che come dice il proverbio servono solo a lastricare le strade dell’inferno) in stile elettorale per carpire consensi, a cui ci ha già abituato nel corso di questi anni il leader di Forza Italia, e soprattutto viene da chiedersi: come mai questi buoni propositi sono rimasti tali senza tradursi in atti e provvedimenti concreti quando Berlusconi era al governo?