Per molti lavoratori, la giornata inizia con la sveglia all’alba e il tragitto in auto o con i mezzi pubblici. Ma per Racheal Kaur, assistente responsabile del reparto operazioni finanziarie di AirAsia, il pendolarismo assume una dimensione decisamente più insolita: ogni mattina prende un aereo per recarsi al lavoro.
Residente a Penang, nel nord della Malesia, Racheal vola ogni giorno fino a Kuala Lumpur, percorrendo 400 chilometri a tratta. La sua routine è ben consolidata: sveglia alle 4, partenza in auto verso l’aeroporto alle 5, imbarco su un volo di circa 40 minuti e arrivo in ufficio per le 7:45. Questa abitudine, che ripete cinque giorni alla settimana, la porta a percorrere oltre 4.000 chilometri ogni sette giorni.
Una scelta di vita tra famiglia ed economia
Nonostante il ritmo frenetico, Racheal ha deciso di non trasferirsi nella capitale, preferendo tornare ogni sera a casa per stare con i suoi figli di 11 e 12 anni. “Tutta la stanchezza svanisce quando li rivedo”, racconta.
Dal punto di vista economico, la sua scelta è motivata anche dal risparmio: vivere a Kuala Lumpur le costerebbe circa 322 euro al mese solo di affitto, mentre i voli quotidiani le permettono di spendere 236 euro. Anche il costo del cibo è più basso a Penang: circa 64 euro mensili contro i 128 della capitale.
Durante i suoi viaggi, Racheal si ritaglia del tempo per sé: prega, riflette sulla sua vita e si rilassa ascoltando musica mentre guarda il panorama dall’oblò.
Il costo ambientale di un pendolarismo aereo
Se dal punto di vista personale ed economico questa routine sembra conveniente, il prezzo da pagare per l’ambiente è ben più alto. Ogni giorno, i suoi spostamenti generano circa 280 chilogrammi di CO2, per un totale annuo di circa 67,2 tonnellate. Una cifra enorme, seppur lontana dalle 7.746 tonnellate che un miliardario tra i 50 più ricchi del mondo produce annualmente con l’uso di jet privati e yacht, secondo i dati Oxfam del 2024.
Nonostante le critiche sul suo impatto ecologico, Racheal considera il volo come un semplice mezzo di trasporto e, nei suoi spostamenti quotidiani, ha il pieno supporto del suo datore di lavoro, AirAsia. “Alcuni dicono che sono pazza”, ammette. Ma per lei, il bilancio tra vita personale, lavoro e risparmio rende questa scelta la migliore possibile.