Una giovane diciassettenne ha perso la vita durante un attacco da squalo sulle acque al largo di Woorim Beach, una delle spiagge più rinomate per il surf a Bribie Island, situata a nord di Brisbane. L’incidente, avvenuto lunedì pomeriggio intorno alle 16:45 ora locale, è stato definito “grave” dalle autorità, che hanno riferito come la giovane stesse nuotando a circa 100 metri dalla costa quando lo squalo le ha inflitto ferite fatali alla parte superiore del corpo. Nonostante i tempestivi interventi dei soccorritori, non è stato possibile salvarla.
Le prime ricostruzioni, seppur basate su informazioni ancora parziali, suggeriscono che un grande squalo bianco possa essere stato l’autore dell’attacco, confermato da Surf Life Saving Queensland, il quale ha inoltre annunciato la chiusura della spiaggia fino a ulteriori disposizioni. Woorim Beach, meta frequentata sia da residenti che da turisti per attività come nuoto, surf e pesca, si distingue per la sua particolare conformazione: mentre il lato occidentale dell’isola gode di acque più tranquille e riparate, la costa orientale si apre maggiormente al mare.
Un residente locale, Christopher Potter, che si è recato immediatamente sulla scena, ha commentato la situazione sottolineando come l’area, solitamente animata da numerosi gruppi di nuotatori durante le ore di punta, sia ora scossa dalla presenza di squali, ritenuta quasi normale nelle acque intorno a Bribie, ma sorprendente vista la vicinanza alla riva.
L’incidente si inserisce in un contesto di una serie di attacchi registrati nel Queensland: si tratta del terzo episodio in meno di tre mesi e del secondo con esito mortale in un arco di tempo poco superiore a un mese. Solo a dicembre, ad esempio, Luke Walford, 40 anni, perse la vita durante una battuta di pesca subacquea nei pressi di Humpy Island, mentre all’inizio dello stesso mese un altro uomo fu ricoverato dopo un attacco avvenuto durante una sessione di pesca con la fiocina nei pressi di Curtis Island, nelle vicinanze di Gladstone.
Le autorità e gli operatori del settore stanno ora valutando le misure di sicurezza per limitare ulteriori rischi, in attesa di ulteriori accertamenti che chiariranno le dinamiche e le possibili implicazioni per il futuro della gestione delle attività balneari in quest’area.