Per molte persone, un animale domestico non è solo una compagnia, ma un membro della famiglia a tutti gli effetti. La sua perdita, soprattutto dopo anni di convivenza, può causare una sofferenza emotiva profonda e incidere negativamente sulla vita quotidiana. A ribadire questo principio è una recente sentenza del Tribunale di Prato, che ha riconosciuto il diritto al risarcimento per danno morale e patrimoniale ai proprietari di un cane morto per negligenza.
La decisione, pubblicata il 25 gennaio, stabilisce che la perdita di un animale d’affezione può ledere l’equilibrio emotivo e relazionale di una persona, con conseguente diritto a un ristoro economico. Nel caso specifico, la cagnolina Adel, un esemplare di razza Samoiedo, era stata affidata dai proprietari a una pensione per animali durante le vacanze estive. Purtroppo, quando l’animale ha manifestato un malessere, il gestore della struttura ha ignorato l’offerta di una volontaria di portarla dal veterinario. Il decesso è stato comunicato ai padroni direttamente dalla polizia municipale, che ha avviato un’indagine sulla vicenda.
Il giudice ha ritenuto il responsabile colpevole per negligenza nella custodia, stabilendo un risarcimento complessivo di 26mila euro. Di questi, 1.373 euro coprono il danno patrimoniale (tra cui il valore del cane, il servizio di pensione, le spese per l’autopsia e l’accesso agli atti), mentre 18mila euro sono stati riconosciuti come danno morale: 6mila per la padrona, 4mila per il marito e i due figli. La sentenza si basa anche su prove indiziarie, come le foto della cagnolina con la famiglia, nel lettone o accanto alla sua torta di compleanno, che dimostrano il forte legame affettivo.
Il Tribunale di Prato ha dunque adottato un orientamento innovativo rispetto alla giurisprudenza tradizionale, riconoscendo che la perdita di un animale domestico può compromettere il benessere emotivo e relazionale del proprietario. Un principio che rafforza il valore affettivo attribuito agli animali d’affezione e il dovere di chi ne ha in custodia di garantire loro cure adeguate.