Una tragedia che lascia sgomenti. Una studentessa di 19 anni, Hannah G., ha perso la vita a causa di uno shock allergico scatenato da un biscotto al cioccolato consumato inconsapevolmente. Il dramma si è verificato il 4 novembre presso il campus della Maranatha Baptist University, in Wisconsin, negli Stati Uniti.
Hannah soffriva di una grave allergia alle arachidi, ma non era a conoscenza che il brownie assaggiato contenesse farina di arachidi senza glutine. Il dolce, preparato e distribuito da un amico ignaro della sua allergia, si è trasformato in un pericolo letale.
Dopo il primo morso, la giovane ha avvertito sintomi tipici di una reazione allergica: nausea, prurito e gonfiore alla bocca. Sebbene inizialmente un farmaco sembrasse alleviare i sintomi, le sue condizioni sono peggiorate rapidamente. L’utilizzo tardivo di un’EpiPen, somministrata dalla madre, non è riuscito a salvarla. Il cuore di Hannah si è fermato per quattro minuti prima dell’arrivo dei soccorsi.
Trasportata al Froedtert Hospital di Wauwatosa, Hannah ha sofferto di un collasso polmonare e convulsioni durante il tragitto, ritardato dalle cattive condizioni meteo che impedivano l’uso di un elicottero. I medici hanno constatato danni cerebrali irreversibili e, nonostante i tentativi di rianimazione, Hannah è deceduta il 10 novembre. I suoi organi sono stati donati per offrire una nuova possibilità di vita ad altre persone.
Gli esperti sottolineano che ogni anno in Italia circa 40 persone perdono la vita a causa di shock anafilattici. Le allergie alimentari colpiscono il 2-4% della popolazione adulta e il 6-8% dei bambini. La reazione, scatenata da proteine alimentari, coinvolge gli anticorpi IgE, con sintomi che possono andare dal prurito all’insufficienza respiratoria, fino al collasso cardiocircolatorio.
L’anafilassi, la forma più grave di reazione allergica, può portare rapidamente al decesso se non trattata tempestivamente. Per evitare tragedie simili, è essenziale una corretta informazione sugli allergeni nei menu e una maggiore consapevolezza da parte di ristoratori e consumatori. La mancata segnalazione non è solo una violazione normativa, ma in casi gravi può avere conseguenze penali.
Questa vicenda ci ricorda quanto sia cruciale agire con responsabilità per prevenire simili tragedie e proteggere la vita di chi è più vulnerabile.