L’influenza stagionale si sta diffondendo rapidamente in Italia, con 1,36 milioni di casi registrati nel primo mese di sorveglianza, secondo il bollettino RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Nell’ultima settimana, i casi sono stati 373mila, con un’incidenza pari a 6,3 casi ogni mille assistiti, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (5,2).
I bambini sotto i cinque anni risultano la fascia più colpita, con un’incidenza di 13,8 casi per mille assistiti, seguiti dai ragazzi tra i 5 e i 14 anni (5,56), dagli adulti tra i 15 e i 64 anni (6,66) e dagli over 65 (4,18). A livello regionale, l’incidenza resta sotto o appena sopra la soglia basale.
I virus in circolazione sono quelli tipici della stagione, ma, come ricordato da Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è fondamentale non abbassare la guardia: lavarsi frequentemente le mani, coprire naso e bocca durante starnuti o colpi di tosse, e restare a casa in caso di sintomi influenzali sono le principali misure preventive.
Il periodo più critico sarà come sempre dopo le festività natalizie, quando il clima rigido e i contatti ravvicinati tra parenti favoriranno un’ulteriore accelerazione nella diffusione dei virus influenzali. Meglio prevenire che curare.