Reddito di cittadinanza, nuova decisione della Cassazione: carcere per chi dichiara falsi requisiti

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reddito di cittadinanza requisiti

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La Cassazione si pronuncia contro i “furbetti” del Reddito di Cittadinanza: chi ottiene il beneficio in modo illecito rischia il carcere, anche se lo ha percepito solo per pochi mesi. Non sarà più possibile evitare la condanna facendo leva sulla “tenuità del fatto” per chi presenta dichiarazioni false per incassare il Reddito di Cittadinanza. La sentenza n. 35320 del 20 settembre 2024 della Corte di Cassazione, infatti, ha accolto il ricorso della Procura di Campobasso, stabilendo che la condanna è obbligatoria, specialmente se nel casellario dell’individuo risultano altri illeciti di natura simile.

Secondo la terza sezione penale della Cassazione, l’abitualità di tali comportamenti criminali esclude l’applicazione della causa di non punibilità prevista dall’art. 131-bis del codice penale. Il regime di favore, che consente l’esclusione della punibilità in caso di lieve entità del reato, non è applicabile se l’individuo ha già commesso almeno due reati della stessa indole, anche se il nuovo reato è autonomo rispetto ai precedenti.

La decisione della Cassazione sottolinea che anche se il reato attualmente contestato non presenta elementi in comune con i precedenti, l’abitualità del comportamento illecito passato basta a escludere la possibilità di evitare la condanna. Questo provvedimento crea un precedente importante, mettendo un freno a chi tenta di beneficiare indebitamente del Reddito di Cittadinanza.