Le formiche dimostrano una capacità sorprendente di decidere quando mutilare e quando adottare altri metodi per aiutare un compagno ferito. Finora, le abbiamo considerate semplici lavoratrici al servizio della regina, ma la ricerca rivela che sono in grado di atti complessi di soccorso reciproco.
Interventi Chirurgici tra le Formiche Carpentieri della Florida
Gli scienziati dell’Università di Würzburg hanno osservato le formiche carpentieri della Florida (Camponotus floridanus) eseguire amputazioni per salvare i compagni feriti, impedendo infezioni letali. Questo comportamento è stato scoperto portando le formiche dalla Florida alla Germania per studiare le loro reazioni alle ferite. La maggior parte delle formiche cura gli arti feriti con grasso antimicrobico, ma queste formiche specifiche mordono l’arto, paralizzandolo di fatto.
Erik Frank, biologo che studia le formiche da 11 anni, ha documentato per la prima volta un insetto che amputa la gamba di un compagno per salvarlo. Questo comportamento è straordinario, in quanto simile solo a quello umano. “Non ci credevo affatto perché era così contraddittorio”, ha detto Frank. “Ho ripetuto l’esperimento quattro volte prima di accettarlo.”
Le formiche in genere secernono composti antimicrobici per prevenire infezioni, ma questa specie ha perso tale capacità. Gli scienziati hanno quindi infettato ferite delle formiche con Pseudomonas aeruginosa, osservando che quelle riportate al nido venivano curate tramite amputazione da compagni, con una sopravvivenza del 90%. Al contrario, il 40% di quelle lasciate sole è morto.
Differenze nelle tecniche di cura
Le formiche applicano tecniche diverse a seconda della gravità e della posizione della ferita. Quando gli scienziati hanno ferito le zampe più in basso, sullo stinco, le formiche hanno leccato le ferite anziché amputarle, con un tasso di sopravvivenza del 75% per quelle riportate al nido e del 10% per quelle isolate.
Questa differenziazione sembra legata alla fisiologia: il femore delle formiche ha muscoli che rallentano la circolazione dell’emolinfa, permettendo il tempo necessario per l’amputazione. Al contrario, la tibia ha meno muscoli, consentendo ai batteri di diffondersi più rapidamente, richiedendo interventi più rapidi. Daniel Kronauer, biologo della Rockefeller University, spiega che questo può essere il motivo per cui le amputazioni al femore sono più efficaci.
Analisi del comportamento evolutivo
Le analisi del DNA mostrano che le amputazioni dopo ferite al femore fermano le infezioni, mentre quelle alla tibia no. Le formiche sembrano essere consapevoli di questa differenza.
Come la struttura sociale delle formiche, la mutilazione rappresenta un altro esempio dei comportamenti complessi ed evoluti di questi insetti, simili a quelli umani. Kronauer conclude: “È come tirare fuori i soldati feriti dal campo di battaglia e poi curarli”.