Una tragica distrazione è costata la vita a una bimba di un anno a Marcon, in provincia di Venezia. La piccola è morta asfissiata dal caldo intenso mentre era chiusa nell’auto di famiglia. Il padre, residente a Mogliano, si era recato al lavoro in un’azienda di via Pialoi, nell’area industriale di Marcon, dimenticandosi della bambina che probabilmente avrebbe dovuto portare all’asilo. È stato lo stesso uomo a dare l’allarme quando, ritornato al parcheggio, ha realizzato l’accaduto. Nonostante l’arrivo tempestivo dell’ambulanza, per la piccola non c’è stato nulla da fare. Le temperature nella zona hanno raggiunto i 34 gradi.
Per tutelare la famiglia, l’azienda sanitaria locale non ha divulgato ulteriori dettagli, mentre la famiglia sta ricevendo supporto psicologico. La polizia ha avviato un’inchiesta, parlando di un «tragico incidente» e cercando di ricostruire gli eventi. Non è ancora chiaro per quanto tempo la bambina sia rimasta nell’auto.
Con l’arrivo del caldo, aumentano le segnalazioni di bambini lasciati soli in auto sotto il sole, spesso con esiti tragici. Anche gli animali sono a rischio in queste circostanze. Negli ultimi dieci anni, quasi 700 bambini nel mondo sono morti per ipertermia. Una recente indagine ha rivelato che circa il 20% dei genitori ha dimenticato il proprio figlio in auto anche solo per un minuto, una situazione che può diventare pericolosa molto rapidamente. La temperatura all’interno di un’auto può aumentare di 10-15 gradi ogni quarto d’ora, fino a raggiungere i 50 gradi, anche con temperature esterne relativamente basse.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sottolinea come ogni volta che si verifica una tragedia simile sembri impossibile che possa accadere. Tuttavia, i casi di bambini piccoli che muoiono dimenticati in auto non sono rari e colpiscono famiglie normali e genitori apparentemente impeccabili.