Questi episodi, durati fino a dieci giorni consecutivi, hanno iniziato a manifestarsi quando aveva solo 17 anni, gettandola in uno stato di semi-incoscienza. Nonostante la sua natura estroversa e indipendente, durante gli attacchi, Bella diventa irriconoscibile, manifestando comportamenti infantili e necessitando di cure costanti.
Dopo anni di sofferenze e innumerevoli visite mediche, solo un neurologo è riuscito a dare una diagnosi precisa: sindrome di Kleine-Levin. Purtroppo, al momento non esiste una cura definitiva per questa malattia, lasciando Bella e altri pazienti nella ricerca di soluzioni per alleviare i sintomi. Bella ha scoperto che rimanere sveglia per tutta la notte può aiutare a ridurre la durata degli episodi di sonno, ma questo implica una sfida costante e un rapporto complesso con il riposo.
I fattori scatenanti esatti di questi attacchi rimangono ancora sconosciuti, anche se Bella ha notato che l’alcol, lo stress e le fluttuazioni ormonali possono influenzare la frequenza e l’intensità dei suoi episodi. Nonostante le difficoltà, Bella ha imparato a convivere con la sua malattia, ma nutre il desiderio che più persone possano comprendere e accettare la realtà di questa condizione così debilitante.