Il ruolo benefico del caffè nella prevenzione di varie malattie non è una novità. Numerose ricerche precedenti hanno suggerito che il caffè, ricco di composti biologicamente attivi con proprietà antiossidanti, potrebbe offrire diversi vantaggi contro patologie anche neurodegenerative, alleviandone i sintomi.
Secondo quanto riportato dal Guardian, lo studio ha coinvolto 1700 pazienti affetti da cancro intestinale, dimostrando che coloro che consumavano da due a quattro tazze di caffè al giorno avevano minori probabilità di ricaduta della malattia. Questi risultati sono stati definiti “promettenti” dagli esperti, i quali ipotizzano che se ulteriori studi confermeranno questo effetto, potrebbe rappresentare un incoraggiamento per i pazienti di tutto il mondo, compresi i 43.000 britannici colpiti ogni anno da questo tipo di tumore.
Lo studio, finanziato dal Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, ha evidenziato che il beneficio del caffè era correlato alla quantità consumata: i pazienti che assumevano almeno cinque tazze al giorno avevano una significativa riduzione del rischio di recidiva e di mortalità rispetto a coloro che ne consumavano meno. Secondo i ricercatori, questo effetto potrebbe essere legato alle proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie del caffè, che possono contribuire a proteggere dall’insorgenza e dalla progressione del cancro intestinale.
Gli esperti sottolineano che il caffè contiene una vasta gamma di composti bioattivi che potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nella prevenzione del cancro. Tuttavia, nonostante questi risultati promettenti, è necessario condurre ulteriori ricerche per comprendere appieno il meccanismo attraverso cui il caffè esercita i suoi effetti benefici sui pazienti affetti da cancro intestinale.
