Un team di scienziati austriaci ha elaborato nuove proiezioni sulla crescita demografica globale. Queste previsioni indicano che tra il 2065 e il 2070 potrebbero vivere sulla Terra più di dieci miliardi di persone per la prima volta nella storia. Tuttavia, le previsioni suggeriscono anche che la crescita demografica potrebbe rallentare dopo questo picco, con la popolazione globale che raggiunge un massimo tra il 2080 e il 2085, stabilizzandosi intorno a circa 10,13 miliardi di persone. Successivamente, si prevede un calo della popolazione, con una stima di circa 9,88 miliardi di abitanti entro la fine del secolo.
Le previsioni indicano che l’Asia e l’Africa saranno le regioni più popolose, con rispettivamente oltre 4,5 miliardi e oltre 3,5 miliardi di abitanti entro la fine del secolo. L’Europa, l’America Latina, il Nord America e l’Oceania avranno numeri più modesti di popolazione.
Tuttavia, nonostante queste proiezioni positive sulla crescita demografica, rimangono preoccupazioni serie per la sicurezza alimentare globale. Il numero crescente di persone che soffrono la fame è una conseguenza diretta dei cambiamenti climatici, della pandemia di Covid-19 e dei conflitti in corso. L’insicurezza alimentare colpisce sia i paesi in via di sviluppo che quelli sviluppati, evidenziando la necessità di garantire l’autonomia alimentare e affrontare le distorsioni commerciali e le speculazioni che minacciano gli approvvigionamenti alimentari globali.
Mentre le previsioni sulla crescita demografica offrono una panoramica della futura distribuzione della popolazione mondiale, è essenziale affrontare i problemi immediate della fame e dell’insicurezza alimentare con azioni concrete e collaborazione globale.