1. Prese Articolari
Le prese articolari sono tecniche che sfruttano la struttura anatomica dell’avversario per immobilizzarlo. Le articolazioni, come polsi, gomiti e ginocchia, diventano punti di controllo fondamentali. Ad esempio, una donna potrebbe utilizzare una presa al polso per controllare l’avversario, mantenendo la sua forza eccessiva sotto controllo e impedendogli di infliggere danni.
2. Prese al collo e alla testa
Le prese al collo e alla testa sono estremamente efficaci nel neutralizzare un avversario senza causare danni permanenti. Una presa accuratamente posizionata può limitare il movimento dell’avversario e renderlo incapace di continuare l’attacco. Tuttavia, è essenziale esercitare cautela per evitare di danneggiare gravemente l’avversario.
3. Prese di Leva
Le prese di leva sfruttano la leva e la forza del corpo per immobilizzare l’avversario. Queste tecniche spesso coinvolgono l’uso del peso del corpo per controllare e bloccare l’avversario a terra. Ad esempio, una donna potrebbe utilizzare una leva sul braccio dell’avversario per portarlo al suolo e mantenerlo sotto controllo.
4. Prese di Proiezione
Le prese di proiezione consentono alla praticante di arti marziali di sfruttare il movimento e la forza dell’avversario contro di lui. Queste tecniche spesso coinvolgono l’uso della forza centrifuga per sbilanciare l’avversario e portarlo a terra. Una volta a terra, la donna può mantenere il controllo della situazione e impedire all’aggressore di alzarsi o continuare l’attacco.
5. Prese di controllo a terra
Una volta che l’avversario è a terra, le prese di controllo diventano essenziali per mantenere il controllo della situazione. Queste tecniche coinvolgono il posizionamento accurato del peso del corpo per impedire all’avversario di alzarsi o resistere. Ad esempio, una donna potrebbe utilizzare una posizione di monta per tenere a terra l’avversario mentre aspetta l’arrivo dell’aiuto o per calmare la situazione.
La posizione di monta, anche conosciuta come “mounted position” in inglese, è una posizione utilizzata nelle arti marziali e nella difesa personale in cui una persona si trova seduta o inginocchiata sopra l’avversario a terra. Questa posizione è particolarmente utile quando si desidera mantenere il controllo di un aggressore dopo averlo portato a terra.
Nella posizione di monta, la persona che controlla si trova al di sopra dell’avversario, con il proprio peso corporeo distribuito in modo tale da limitare la sua capacità di muoversi o ribellarsi. Le ginocchia possono essere posizionate ai lati del torso dell’avversario o, in alcuni casi, sopra le braccia per bloccarle. Le mani possono essere utilizzate per stabilizzarsi o per controllare le braccia dell’avversario, impedendogli di alzarsi o di colpire.
Questa posizione offre una serie di vantaggi. Innanzitutto, consente al praticante di mantenere il controllo della situazione, limitando la capacità dell’avversario di contrattaccare o di fuggire. Inoltre, fornisce una base stabile da cui eseguire ulteriori mosse di controllo o di sottomissione, se necessario. Tuttavia, è importante esercitare cautela nell’utilizzare questa posizione per evitare di causare danni eccessivi all’avversario. Quando una persona si trova nella posizione di monta, è letteralmente seduta o inginocchiata sopra l’avversario, con le ginocchia a terra. La parte inferiore del corpo della persona che controlla potrebbe essere posizionata sulla parte superiore del petto o dell’addome dell’avversario, mentre le ginocchia si trovano sul terreno ai lati del corpo dell’avversario. Questa posizione consente al praticante di mantenere il controllo dell’avversario mentre limita la sua capacità di muoversi o di contrattaccare.
In sintesi, la posizione di monta è una tecnica di controllo essenziale nelle arti marziali e nella difesa personale, consentendo al praticante di mantenere il controllo dell’avversario mentre limita la sua capacità di muoversi o di contrattaccare.