I ricercatori hanno scoperto che subiscono atteggiamenti stigmatizzanti, prese in giro, bullismo, anche in ambito lavorativo e scolastico. Come emerge dallo studio, chi sta a contatto con i pazienti acneici tende a percepirli come poco puliti, poco attraenti e persino poco intelligenti e inaffidabili, il che va al di là della semplice percezione estetica. Se poi l’individuo oltre ad avere l’acne ha anche la pelle scura subirà purtroppo un grado di stigmatizzazione ancora peggiore. Mentre per gli adolescenti le imperfezioni dovute all’acne sono motivo di forte imbarazzo e possono addirittura sfociare in episodi di bullismo o di cyberbullismo, per gli adulti possono avere conseguenze negative inerenti alla loro reputazione sociale, alle relazioni e al contesto professionale.
I ricercatori infatti hanno scoperto che le persone che si confrontano con gli individui affetti da acne, difficilmente tendono a stringere con loro amicizie o a pubblicare sui social selfie scattati insieme a loro. L’obiettivo della ricerca è dimostrare che invece l’acne è una vera e propria patologia. John Barbieri, dermatologo del Brigham and Women’s Hospital di Boston e uno degli autori principali dello studio, afferma appunto che “L’acne è spesso erroneamente percepita come un semplice problema cosmetico”, e aggiunge: “È importante che le persone che soffrono di questo problema medico abbiano accesso alle cure, proprio come per qualsiasi altra condizione patologica”.
Acne: un aiuto dalla dieta
Per ridurre gli effetti dell’acne basta seguire una dieta sana e corretta in quanto rende la pelle meno vulnerabile alla formazione di comedoni e brufoli, manifestazioni tipiche dell’acne. In particolare è importante comprendere nella propria dieta gli alimenti anti-acne ricchi di acidi grassi omega 3 come salmone, semi di lino e noci, che hanno un effetto antinfiammatorio e rendono la pelle più luminosa. La frutta e le verdure contenenti vitamina C sono importanti per irrobustire il sistema immunitario e le pareti cellulare. Gli alimenti che contengono gli antiossidanti, quali ciliege, tè verde e spinaci, sono efficaci contrastare la formazione di radicali liberi che producono danni anche alla pelle. Tra i cibi antiossidanti e che apportano anche una quantità di selenio ricordiamo le mandorle, l’aglio, la cipolla. Da bandire invece gli alimenti ricchi di grassi e gli zuccheri che possono invece aiutare il proliferare di brufoli pustolosi. Insomma seguire una alimentazione sana a base di cibi contenenti frutta e verdura può aiutare a ridurre sensibilmente i brufoli, manifestazioni tipiche dell’acne.