La sentenza in particolare si riferisce alla Super Lega, il torneo di cui tanto si parlò due anni fa. All’epoca dodici fra le più importanti squadre europee provarono a introdurre questo torneo nel sistema calcistico internazionale, il tutto finì in una bolla di sapone. Invece dopo questa sentenza i club invitati se vi aderissero non incorrebbero più in alcuna sanzione.
Dopo la pubblicazione della sentenza così si è espresso CEO di A22 Sports, ossia la società promotrice della SuperLega: “Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio UEFA è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro”.
Ciò che rileva è quindi l’apertura del mercato delle competizioni calcistiche internazionali alla concorrenza, fino a questo momento pertinenza esclusiva di UEFA e FIFA. La UEFA prende atto della decisione, tuttavia replica che la sentenza: “non implica l’approvazione o la convalida della Super Lega”. Cosa cambia in concreto? Prevarrà la libertà o l’anarchia? Scelte responsabili o dissennate? E’ davvero presto per dirlo, certo è che da oggi in poi il mondo del calcio dovrà confrontarsi con questa sentenza destinata a fare scuola.
L’A22 Sports Management, la società che cura gli interessi della Superlega, ha spiegato come potrebbe svolgersi questo ipotetico torneo: 64 squadre, divise in tre leghe, con meccanismo di promozione e retrocessione tra le divisioni. Per il momento si sa che Manchester United, Bayern Monaco e altri club spagnoli si sono defilati e quindi rimarranno nell’alveo della UEFA e delle sue competizioni.