La proposta di Strasburgo con 590 voti favorevoli, 15 contrari e 15 astensioni, ha quale scopo di rendere il consumo più sostenibile e quindi di favorire la riparazione dei prodotti difettosi, riducendo i rifiuti. L’obiettivo di fondo è di venire incontro ai consumatori, a cui spesso viene sconsigliato di far riparare un prodotto per i costi elevati che si troverebbero a sostenere, e le difficoltà di accedere ai servizi di riparazione. In particolare secondo la proposta, per l’arco di tempo in cui opera la garanzia legale, ovvero generalmente un anno, i venditori dovranno dare priorità alla riparazione se risulta più conveniente o se costa quanto la sostituzione del prodotto, salvo che non risulti impossibile o disagevole per il consumatore. Insomma una scelta responsabile che tutela maggiormente il consumatore e l’ambiente.