In sostanza ogni anno si verificano contagi a danno di circa 2 milioni di persone che risultano letali in almeno 23mila casi. In base al rapporto diffuso l’agenzia federale statunitense sottolinea come il 50% degli antibiotici prescritti dai medici ha perduto la sua efficacia oppure viene prescrito quando non è necessario.
Questi i batteri letali indicati nelle linee guida del CDC di Atlanta che presentano resistenze a più di un antibiotico: il Clostridium Difficile che causa una pericolosa forma di diarrea e che colpisce in prevalenza le persone che si sono sottoposte recentemente a cure mediche e che hanno assunto antibiotici, gli Enterobacteriaceae che si trovano soprattutto negli ospedali e che resistono anche agli antibiotici di ultima generazione (i carbapenemi). Infine abbiamo la Neisseria gonorrhoeae, si tratta del batterio che causa la gonorrea, infezione antica ma il cui agente patogeno ha sviluppato una resistenza agli antibiotici.
Nei confronti di questi agenti patogeni la ricerca dovrà quindi indirizzarsi nei prossimi anni per la messa a punto di nuovi antibiotici. La resistenza a questi farmaci purtroppo è un fenomeno sempre più comune, che deriva dall’uso talvolta scriteriato che ne è stato fatto negli ultimi decenni. Sottoposti a dosi massicce di questi farmaci, alcuni batteri hanno cominciato a risultare non più sensibili ed hanno trasmesso questa caratteristica, determinando quindi la nascita di ceppi patogeni non più rispondenti al trattamento antibiotico.
Di fondo questa resistenza sviluppata dai batteri ai farmaci è dovuto all’uso irresponsabile che si fa degli stessi. Spesso sono i medici che, consentendo alla richiesta dei pazienti che desiderano avere un recupero più rapido anche per un banale malanno stagionale, prescrivono antibiotici di cui si potrebbe fare a meno.
Steve Solomon, direttore dell’ufficio del CDC per la resistenza agli antibiotici mette sull’avviso che la situazione potrebbe diventare drammatica: “Ogni volta che gli antibiotici vengono usati in qualsiasi ambiente i batteri si evolvono sviluppando resistenza. Questi farmaci sono preziosi e limitati, e poiù li usiamo oggi e più diminuisce la possibilità di averne di efficaci domani“.
La scoperta degli antibiotici per combattere i batteri che segna uno dei progressi più importanti raggiunti dalla medicina moderna, a causa dell’uso spesso improprio che se ne sta facendo, non soltanto negli Stati Uniti, rischia di ritorcersi contro l’uomo stesso.