A sostenerlo è una ricerca condotta dagli studiosi dell’Università di Copenaghen che ha riguardato i dipendenti pubblici danesi. Si è visto che la pausa caffè è vissuta come un momento che favorisce la socializzazione e quindi la nascita di gruppi di colleghi che si sostengono reciprocamente per superare le difficoltà lavorative.
Gli impiegati dopo la pausa caffè sono tornati alla scrivania più produttivi e ben motivati. Insomma il benessere psicofisico del singolo dipendente ne migliora la produttività e quindi di riflesso ne trae vantaggio la stessa azienda o l’ente presso cui lavora. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Symbolic Interaction.