Nell’estate del 2004 il primo allenatore dell’era De Laurentiis a sedersi sulla panchina del Napoli Soccer (denominazione a seguito del fallimento) è Gian Piero Ventura. La sua avventura nel club azzurro tuttavia si conclude anzitempo già nel mese di ottobre.
Gli succede Edy Reja, reduce da una promozione in Serie A col Cagliari, che sa condurre le sue squadre a raggiungere i traguardi prefissati dalla società. Col Napoli raggiunge la promozione nella stagione 2006-07, rimane in azzurro fino al 2009, in quel campionato gli azzurri raggiungono l’ottavo posto. In quegli anni si iniziano a notare due giocatori che tante gioie avrebbero dato negli anni a seguire ai tifosi partenopei: l’argentino Ezequiel Lavezzi e lo slovacco Marek Hamsik.
Nel 2009 sulla panchina del Napoli siede Roberto Donadoni, che può considerarsi il primo flop dell’era De Laurentiis. Quattro sconfitte un pareggio e appena due vittorie in 7 gare è lo score del tecnico che viene esonerato.
2009-10 è la volta di Walter Mazzarri che porta entusiamo e gioco. Memorabile quel Napoli grintoso che non si arrende mai e cerca sempre il risultato fino all’ultimo. Il Napoli grazie al sesto posto può tornare a disputare una competizione europea. Memorabili gli ottavi di Champions contro il Chelsea nella stagione 2011-12: gli azzurri nell’ex San Paolo oggi stadio Maradona battono il Chelsea per 3 a 1, vittoria vanificata al ritorno. Peraltro gli inglesi si aggiudicheranno la Champions di quell’anno. Negli anni di Mazzarri il Napoli vince anche una Coppa Italia contro la Juve.
Dal 2013 al 2015 Rafa Benitez è il nuovo allenatore del Napoli. Sembra l’allenatore giusto per puntare a grandi traguardi e invece non sarà così. I partenopei conquistano una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana nell’anno solare 2014 ma non saranno mai veramente in lotta per lo scudetto. Nella stagione 2014-15 gli azzurri mancano la qualificazione in Champions a causa della sconfitta casalinga nell’ultima giornata con la Lazio per 4 a 2. In quegli anni arrivano giocatori di vaglia: Kalidou Koulibaly e Jorginho.
Maurizio Sarri: 2015-18. La scelta di Sarri dà la misura di un certo ridimensionamento delle ambizioni del Napoli. In realtà si è rivelato un tecnico formidabile benché non abbia messo alcun trofeo in bacheca. De Laurentiis ammirato del calcio che giocava con l’Empoli che nella stagione precedente aveva inflitto una sconfitta al Napoli, decide di scommettere su di lui. Il 4-3-3 del tecnico fa scuola, gli azzurri giocano il calcio più bello d’Europa, nel 2018 sfiorano un clamoroso scudetto ma alla fine di questo triennio non vincono nulla. Sarri: bello ma non vincente.
2018-2019 Carlo Ancelotti, il colpo di teatro. Con Ancelotti De Laurentiis pensa a buon diritto di inaugurare un ciclo vincente ma i risultati non gli daranno ragione. Il Napoli pur giocando ottime gare in Champions non si qualifica agli ottavi, retrocede in Europa League dove si ferma ai quarti eliminato dall’Arsenal. In campionato non è mai veramente in lotta per lo scudetto, pur arrivando secondo. Nella stagione successiva il Napoli inanella quattro vittorie e due sconfitte nelle prime sei, con 10 gol subiti, ma nel post gara di Napoli-Salisburgo finita 1 a 1 la squadra si ammutina rifiutando il ritiro ordinato dalla società. Ancelotti invece si reca in albergo assieme al suo staff. A novembre dopo la vittoria per 4 a 0 in Champions contro il Genk Ancelotti viene esonerato, al suo posto arriva Gennaro Gattuso.
2019-2021 Gattuso. Col nuovo tecnico il 17 giugno 2020 gli azzurri conquistano una Coppa Italia ai rigori contro la Juve, poi più nulla. Il Napoli ha un esordio disastroso in campionato nella stagione 20-21, poi si riprende, infila 12 risultati utili consecutivi che non basteranno a raggiungere la qualificazione in Champions complice il pareggio contro il Verona nell’ultima giornata di campionato. Siamo in piena epoca Covid.
Luciano Spalletti 2021-23. E’ l’allenatore che verrà ricordato a imperitura memoria per la vittoria del terzo scudetto conquistato in maniera netta con un largo margine di vantaggio. Nella stagione 2022-23 il Napoli cede in blocco i suoi giocatori più rappresentativi Koulibaly, Insigne, Mertens, Fabian Ruiz e scommette sui nuovi arrivi, basti pensare a Khvicha K’varatskhelia pressoché sconosciuto. La scommessa si rivelerà vincente.