Perché i cibi grassi e gli zuccheri rappresentano una tentazione a cui è davvero difficile resistere? Per rispondere a questa domanda ci viene in aiuto la scienza. Il nostro palato, come sappiamo, è particolarmente sensibile al salato, dolce, grasso, sapori che ci mandano in visibilio. Quando mangiamo alimenti che soddisfano il nostro gusto aumentano a cascata i valori della dopamina. La dopamina è un neurotrasmettitore prodotto dal cervello, responsabile del buonumore ed è legato ai meccanismi di ricompensa e di motivazione.
Mangiare cibi che ci piacciano genera piacere e quindi un aumento della produzione di dopamina. In pratica più ne mangiamo più desideriamo farlo. In tal modo si genera un circolo vizioso che a lungo andare può avere anche conseguenze negative sulla salute. Questo perché l’assuefazione fa sì che il rilascio del neurotrasmettitore diminuisca nel tempo anche se assumiano quantità maggiori del cibo di cui siamo golosi. Al contrario se i livelli di questo neurotrasmettitore sono bassi andiamo più facilmente incontro alla mancanza di attenzione, alla depressione, a stati d’animo negativi.
La dopamina non viene auto-prodotta dall’organismo nel senso che si attiva se c’è uno stimolo esterno, nel nostro caso un alimento che ci piace particolarmente. Pertanto col tempo possiamo rischiare una sorta di dipendenza da questi alimenti di cui siamo golosi.