I fatti risalgono al 16 luglio 2013: quel giorno Pasquale Iacovone incendia la sua abitazione di Ono San Pietro (Brescia): il rogo non lascia scampo ai due bambini ed anche il padre rimane gravemente ferito da questo incendio doloso da lui stesso appiccato, tanto che resterà ricoverato all’ospedale per mesi a causa delle gravi ustioni riportate.
L’uomo con questo gesto barbaro ed efferato si è voluto vendicare nei confronti della sua ex moglie Erika Patti, nonchè madre dei bambini. Il 20 novembre scorso Pasquale Iacovone è stato dichiarato incapace di intendere e di volere. L’ergastolo è arrivato al termine della conclusione del processo di primo grado per cui non si tratta ancora di una condanna a titolo definitivo.