La “formica elettrica”, detta anche “formica di fuoco”, è stata appena vista per la prima volta in Francia. Questa specie pericolosa e invasiva del Sud America deve il suo nome all’intenso dolore causato dal suo morso. La specie è stata inserita nell’elenco delle specie di interesse dell’Unione Europea.
Un appassionato mirmecofilo, Théophile Thomas, di recente, ha scoperto la Wasmannia auropunctata, più comunemente nota come “formica elettrica” o “formica di fuoco”, vicino alla sua casa, a Tolone, nel sud della Francia. Questo incontro con l’insetto del Sud America è sorprendente.
Per quanto piccola, solo 1,5 millimetri, la formica elettrica rappresenta una vera minaccia per la biodiversità. È estremamente invasiva e pericolosa dal punto di vista ecologico ed economico. In Australia, ad esempio, dal 2006 sono già stati spesi 30 milioni di dollari australiani (19,25 milioni di euro) per controllare la Wasmannia auropunctata. In altre regioni colonizzate, come la Nuova Caledonia, la formica del fuoco ha decimato buona parte degli insetti. Le foreste sono diventate quasi silenziose, svuotate della loro popolazione di insetti. Per questi motivi, la specie è stata inserita nell’elenco delle specie di interesse dell’Unione Europea.
Il problema principale con la loro eradicazione è che queste formiche beneficiano di due mezzi di riproduzione: un classico sistema di riproduzione sessuale e la produzione di regine e maschi mediante clonazione. Ciò gli consente di formare supercolonie come quella di Tolone piuttosto rapidamente. Per Olivier Blight, un piano di eradicazione deve essere assolutamente attuato in tutta la Francia entro i prossimi tre mesi. Théophile Thomas è felice di aver potuto osservare questa colonia vicino a casa sua. “Sono stato fortunato che sia caduto su di me, sulla mia terrazza, perché è raro che vi siano persone a cui piacciano le formiche”, dice. Se fossero stati scoperti da qualcuno che non è un amante delle formiche, “avrebbero potuto svilupparsi molto di più prima che li notiamo”.
La presenza infestante di questa specie non autoctona e perciò aliena che sta per invadere prima la Spagna e poi la Francia, proliferando in maniera esponenziale non può non indurre forte preoccupazione perchè potrebbe aver già danneggiato irreparabilmente l’equilibrio autoctono di un intero ambiente.