La malaria è una malattia che a tutt’oggi colpisce ben 200 milioni di persone al mondo ed ogni anno sono 600mila le vittime di questa infezione.
In particolare a veicolare questa malattia infettiva è una particolare specie di zanzara Anopheles, che viene infettata dal parassita Plasmodio. Questi parassiti vengono trasmessi all’uomo tramite le punture da parte delle zanzare infette Anopheles, che tuttavia non sono presenti in Italia. Si trovano invece in Africa, in America Centrale e del Sud ed in Asia, pertanto ciò va tenuto se si visitano questi paesi per vacanza o per lavoro, in quanto prima di andarci è necessario sottoporsi a una adeguata profilassi vaccinale. Nel nostro paese grazie all’importante opera di bonifica delle paludi, ad esempio di quelle pontine, questa malattia infettiva è stata eradicata a partire dagli anni 50′. I casi che si riscontrano sono legati alle persone che rientrano dai paesi in cui il plasmodio è endemico. Le zanzare infette sono i vettori della malattia in quanto ospitano i parassiti che ne sono la causa.
Malaria: sintomi
I sintomi che compaiono generalmente circa 10-15 giorni dopo la puntura consistono in febbre, mal di testa, tensione dei muscoli della nuca, sudorazione e brividi, talvolta nausea, vomito e diarrea. Nel momento in cui la zanzara infetta ci punge, il parassita raggiunge il fegato trasportato dal sangue, quindi inizia a riprodursi nelle cellule epatiche. I parassiti a questo punto entrano nel flusso sanguigno dove infettano i globuli rossi riproducendosi ulteriormente. I globuli rossi infettati infatti si rompono e i parassiti così liberati proseguono questo ciclo, andando ad infettare altri globuli rossi.
Malaria: diagnosi
La diagnosi, oltre che sui sintomi, si basa anche su test per riconoscere l’agente causale. Vi sono diversi farmaci a disposizione, tuttavia negli ultimi anni vengono sempre più utilizzati i derivati dell’Artemisia annua impiegati da molti secoli dalla medicina tradizionale cinese proprio per combattere questa infezione.