Va sottolineato che come ricordato dal demografo Massimo Livi Bacci questa crescita demografica non sarà distribuita uniformemente: nei paesi ricchi il tasso di crescita della popolazione rimarrà stazionario, assisteremo a un incremento pari al 30% nei paesi meno poveri ,mentre ci sarà addirittura un raddoppio nei paesi poverissimi, in partricolare nell’Africa sub-sarahiana.
Non è difficile immaginare quali gravi ripercussioni possa avere una situazione del genere sul nostro Pianeta in termini di sostenibilità ambientale, emergenza climatica, reperibilità delle risorse alimentari e altro ancora, anche perché come emerge dai dati, la natalità è bassissima nei paesi più industrializzati, cresce invece nei paesi in via di sviluppo e ancor di più in quelli poverissimi.
Insomma il Pianeta Terra inizia a starci stretto, ed il 2050 potrebbe segnare un punto di non ritorno per cui aguriamoci che per quella data i viaggi spaziali raggiungano una accessibilità economica e un livello di sicurezza tale da garantire il trasporto anche di un passeggero terrestre senza particolari cognizioni ingegneristiche, così che sarà possibile trasferire parte della popolazione su qualche pianeta del nostro sistema solare, magari Marte?