Sarebbero tra 120 e 130 gli italiani in quarantena a Malta che finora, secondo quanto si è appreso, si sono messi in contatto con l’Ambasciata italiana. Si tratta in gran parte di teenager in vacanza o studenti delle scuole estive di lingua inglese, che però chiuderanno a partire da mercoledì 14. I positivi al COVID-19 sono circa 50, mentre gli altri sono in isolamento perché entrati a contatto con i compagni contagiati. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sottolinea che l’associazione, come in altre occasioni, offre assistenza ai giovani ed ai genitori che si vorranno rivolgere per la tutela legale.
Malta, gara di solidarietà dei ristoratori italiani per i ragazzi in quarantena. Da domani cibi e bevande saranno forniti ai quasi duecento adolescenti ospiti degli hote. La comunità italiana a Malta si mobilita mettendo in campo la generosità che l’ha sempre contraddistinta. Attraverso il Corriere di Malta diversi ristoratori si sono offerti di assicurare cibo e bevande ai ragazzi italiani bloccati in diversi hotel dell’arcipelago perché sottoposti alla quarantena obbligatoria. Il lodevole gesto di solidarietà è nato all’indomani dell’allarme lanciato da alcuni genitori circa le difficoltà che hanno incontrato i loro figli, tutti minorenni, nell’affrontare una situazione oggettivamente complicata, nella quale al disagio psicologico si sovrappongono carenze di tipo materiale. Dopo aver appreso dei problemi vissuti dai loro giovani connazionali, alcuni imprenditori della ristorazione si sono fatti avanti per contribuire ad alleviare la condizione di estremo disagio di ragazzini che vanno dai 12 ai 16 anni e che sono lontani dalle loro famiglie.
Tra i primi a offrire il proprio sostegno sono stati Antonio, Giuseppe e Gianni, titolari del ristorante “Marrobbio” a Sliema. “Da sempre aiutiamo chi è in difficoltà – hanno spiegato Antonio, Giuseppe e Gianni – perché bisogna sempre mettersi nei panni degli altri. In questo caso siamo ben felici di dare una mano a chi sta vivendo una esperienza non facile, offrire cibo e bevande ai ragazzi italiani. Da domani, ad esempio, consegneremo pizze e acqua minerale ai venti ospiti dell’Hotel Topaz. Attraverso il Corriere di Malta vorrei invitare altri miei colleghi a manifestare la propria solidarietà nei confronti dei nostri giovani connazionali”. Oltre a Antonio, Giuseppe e Gianni per ora si sono già fatti avanti altri altri imprenditori: il cavaliere dell’Ordine di Malta Francesco Rugeri, titolare dei punti vendita “Moro Café”; Marco Centomani di “Falco Fish Shop”, e Dario Sidoti di “Santini Restaurant”, Sabrina Vizza di “Dolce Sicilia“: tutti sono pronti a fornire cibo e bevande. All’iniziativa hanno aderito anche Pietro Marletta e Flavio Licciardello di “Maltazon” che forniranno prodotti per la sanificazione, gel igienizzanti e mascherine. Dunque, siamo certi che in questa vicenda – che, ricordiamolo, coinvolge quasi duecento adolescenti – il grande cuore della comunità italiana di Malta saprà battere più forte. In collaborazione con l’Ambasciata d’Italia forniamo i nomi degli hotel e il numero dei pasti da destinare a ogni struttura:
Hotel Corinthia Marina (St. Julian’s): 100 pasti
Hotel Bellavista (San Pawl): 20 pasti
Hotel Topaz (Sam Pawl): 20 pasti
St. George’s Park Hotel (St. Julian’s): 20 pasti
Sprachcaffé (St. Julian’s): 20 pasti
Chi vuole aderire all’iniziativa di solidarietà, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, può farlo inviando una mail all’indirizzo info@corrieredimalta.com, oppure attraverso messenger della pagina Facebook del Corriere di Malta.