In merito così si è espresso il presidente Ceferin: “La regola dei gol in trasferta è stata una parte intrinseca delle competizioni UEFA sin dalla sua introduzione nel 1965. Tuttavia, la questione della sua abolizione è stata discussa in varie riunioni UEFA negli ultimi anni. Anche se non c’è stata unanimità di vedute, molti allenatori, tifosi e altri protagonisti del calcio hanno messo in dubbio la sua equità e hanno espresso la preferenza per l’abolizione della regola”.
Ceferin ha aggiunto: “L’impatto della regola adesso va contro il suo scopo originale, in quanto, di fatto, ora dissuade le squadre di casa – soprattutto nei primi tempi – dall’attaccare, perché temono di subire un gol che darebbe agli avversari un vantaggio fondamentale in vista del ritorno. Si rimprovera anche l’ingiustizia, soprattutto nei tempi supplementari, di obbligare la squadra di casa a segnare due gol se la squadra in trasferta ne ha segnato uno”.
“È giusto ammettere che il fattore casa oggi non è più significativo come un tempo”, ha concluso il presidente UEFA. “Prendendo in considerazione l’uniformità del calcio in tutta Europa dal punto di vista dello stile del gioco e molti altri fattori diversi che hanno portato a un declino del vantaggio casalingo, il Comitato Esecutivo UEFA ha preso la decisione corretta nell’adottare la posizione secondo cui non è più opportuno che un gol in trasferta abbia più peso di uno segnato in casa”.