A causa della malattia con cui combatteva da tempo, si era ritirato dalla scena pubblica. Il suo percorso musicale, che si è snodato nel corso di questi decenni, può considerarsi davvero unico nel panorama musicale italiano. Negli anni 70′ è stato autore di album sperimentali che hanno fatto scoprire in Italia il rock progressivo, la musica elettronica, ma anche autore di brani divenuti classici indimenticabili come ad esempio La cura. D’altronde era anche un cultore della musica classica e sinfonica.
Insomma è stato uno studioso eclettico che ha saputo spaziare tra i generi contaminando linguaggi e utilizzando riferimenti diversissimi, non solo in campo musicale ma anche in altre forme di espressione artistica. Non è un caso che sia molto apprezzato tra i giovani di ogni generazione. Noi vogliamo ricordarlo con questa canzone: Centro di gravità permanente.