Cosa sono i DPI e a cosa servono?
Per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi presenti nell’attività lavorativa. Chiaramente parliamo di rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro. Nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.
Insomma possiamo dire che per garantire la sicurezza sul lavoro in ogni azienda è necessario procedere con la valutazione dei rischi innanzitutto. Questo vuol dire anche andare a valutare le misure necessarie per ridurre tutti i vari fattori di rischio che sono stati rilevati.
Spesso e volentieri, proprio in quest’ambito, si ricorre all’utilizzo dei DPI. I dispositivi di protezione individuale infatti possono essere considerati come delle misure di sicurezza che hanno l’obiettivo di ridurre i rischi. L’ utilizzo dei DPI nei luoghi di lavoro aiuta quindi a tenere sotto controllo i rischi presenti.
Tutto bello finora. C’è solo un problema! Quanto appena detto è più facile a dirsi che a farsi. Dietro il loro utilizzo in azienda infatti vi sono tutta una serie di processi tutt’altro che semplici.
Questi tengono conto sia degli obblighi di legge che di altri fattori. Andiamo allora più a fondo analizzando questi aspetti insieme.
I requisiti dei DPI
Anzitutto ogni DPI deve essere dotato di marcature CE. Questo vale per tutti i tipi di DPI da quelli che proteggono dal rischio di morte fino a quelli che proteggono contro rischi minori.
Il datore di lavoro ha il compito di fornire ai lavoratori tali dispositivi tenendo conto delle esigenze ergonomiche. Infatti un DPI “scomodo” nove volte su dieci non sarà utilizzato dal lavoratore. Riguardo questo aspetto bisogna sempre tenere presente infatti la regola d’orso: “DPI accettato vuol dire DPI usato”.
Ma i DPI non devono solo essere comodi. Devono anche difendere il lavoratore nel modo giusto. Che vuol dire “modo giusto”? vuol dire né troppo ma nemmeno “troppo poco”.
Se infatti abbiamo un dispositivo troppo poco protettivo ci saranno diversi problemi. Su tutti anzitutto il fatto che il lavoratore sarà comunque esposto ad un rischio non accettabile. In seconda battuta inoltre, il fatto che probabilmente, si instaurerà nel lavoratore un pericolosissimo senso di “falsa sicurezza”.
Questo è infatti dato dal fatto che il lavoratore che indossa i dispositivi di protezione si sente sicuro per il fatto di indossarli. Senza però sapere, in realtà, che questi non sono adeguati al rischio da cui dovrebbero difenderlo.
Se, di contro, il dispositivo di protezione è troppo protettivo, questo potrebbe introdurre tutta una serie di altri problemi. Ad esempio, potrebbe introdurre dei rischi aggiuntivi legati proprio al suo utilizzo. Pensiamo a cosa potrebbe accadere se un lavoratore usa dei guanti di taglia troppo grande. Potrebbe più facilmente restare impigliato e, di conseguenza, si potrebbe concretizzare un rischio da trascinamento e conseguente cesoiamento.
In generale qui vale la regola che DPI più protettivi sono, solitamente, più “impegnativi” da utilizzare. Questo vuol dire comunque impattare il lavoratore. Il quale, verosimilmente, arriverà a fine giornata lavorativa più stanco.
Le responsabilità dei lavoratori
Ovviamente anche i lavoratori hanno un ruolo ben preciso in tutto questo. La norma infatti chiede loro di avere cura dei DPI che gli sono consegnati. Di non apportarvi modifiche di alcun genere.
Chiaramente di utilizzarli ogni volta che ne è previsto l’uso. Ancora, di segnalare ogni malfunzionamento o quando è necessario richiedere un cambio.
Dunque anche i lavoratori devono sostanzialmente collaborare con il datore di lavoro nella gestione dei dispositivi di protezione individuale. Infatti non è possibile pensare che il datore di lavoro debba occuparsi praticamente di “tutto”. Il punto fondamentale è prendere coscienza del fatto che ognuno di noi, anche sul lavoro, ha delle precise responsabilità. Queste sono legate ai compiti che il D.Lgs 81/08 prevede per tutte le varie figure della sicurezza a riguardo.
E’ necessario dunque capire che è fondamentale “fare squadra” e darsi tutti una mano. Bisogna infatti stimolare ed “allenare” quotidianamente la sensibilità di tutte le persone coinvolte per arrivare al risultato finale nell’interesse di tutti.
Come scegliere
Per quanto poi riguarda il punto cruciale e cioè quello legato alla scelta dei DPI il discorso si fa molto delicato. Infatti da un lato la norma affida al datore di lavoro la responsabilità di questo aspetto. Dall’altro però, spesso e volentieri, il datore di lavoro non ha le conoscenze tecniche specifiche per portare avanti una valutazione completa in questo campo.
Una buna possibilità potrebbe essere quella di rivolgervi a dei professionisti che fanno questo per lavoro. In particolare vi sono società specializzate in materia di consulenza sulla sicurezza sul lavoro come Sicurya Srl.
Quest’azienda, oltre a fornire servizi mirati di consulenza in materia di sicurezza sul lavoro quali attività di formazione o indagini strumentali. Può supportare le aziende anche per quanto concerne la scelta e la fornitura di DPI. Leggendo in particolare sul blog aziendale del sito sicurya.net è possibile approfondire tutti i vari temi della sicurezza.
Si comprende bene quindi come questo aspetto rivesta una importanza cruciale sia per i lavoratori che per il datore di lavoro. Infatti solo attraverso l’uso di dispositivi adeguati i lavoratori saranno realmente protetti. Analogamente, il datore di lavoro, potrà pienamente dimostrare di aver fatto tutto il possibile procedendo con una attenta valutazione e scelta degli specifici dispositivi ritenuti più adeguati.