

Maradona non c’è più, ma noi di News24web vogliamo ricordare una delle sue tante imprese memorabili che ne eternano già la fama. Talvolta dal passato che si perde e sfoca in confini sempre più nebulosi emerge qualche ricordo prezioso. In questo articolo ricordiamo un Juventus-Napoli datato 1986. In quell’occasione la vittoria degli azzurri allenati da Ottavio Bianchi fu fondamentale perché la squadra da quella gara in poi acquisì piena consapevolezza dei propri mezzi. Corsi e ricorsi storici il Napoli di Maradona nella stagione 1986-87, quella della scudetto per intenderci, alla 9a giornata si trova ad affrontare la Juventus di Platini al Comunale di Torino. I bianconeri dopo i 120 minuti in Coppa contro il Real Madrid (fatica inutile peraltro perché i madrileni sono più precisi dagli undici metri) arrivano un po’ provati a questa gara. Nel turno precedente hanno pareggiato a reti inviolate a Como, lo stesso ha fatto il Napoli contro l’Inter in casa. Entrambe le squadre guidano la classifica con 12 punti. I primi 20 minuti filano via lisci senza quasi che accada nulla, bianconeri e partenopei sembrano intenti a studiarsi e nessuno dei due vuole affondare i colpi rischiando di offrire il fianco per il contropiede. Tuttavia dopo cinque minuti dall’inizio della ripresa la Juventus trova il gol del vantaggio: a segnare è Laudrup che approfitta di una corta respinta di Garella. Paradossalmente questo è il segno della sveglia per gli azzurri. L’allenatore del Napoli Ottavio Bianchi manda nella mischia Carnevale al posto di Sala. Tra il 73′ e il 74′ gli azzurri si scatenano e rifilano un uno-due micidiale alla Vecchia Signora.
Ad aprire le danze è prima Ferrario, un minuto dopo bissa Giordano. Il Napoli forte del vantaggio guadagna sempre più spazi, mentre i bianconeri accusano il colpo e la stanchezza di Coppa inizia a farsi sentire nelle gambe. Con la Juve tutta intenta in avanti alla ricerca del disperato pareggio, i partenopei col più classico dei contropiedi fissano il risultato sul definitivo 3 a 1. Volpecina servito da Carnevale indovina un tiro contro cui Tacconi, che già aveva fatto gli straordinari su alcune conclusioni di Maradona, non può far niente. Finisce 3 a 1 al Comunale di Torino nel 1986. Gli azzurri non perderanno più la testa della classifica e si avvieranno quindi alla conquista del primo storico scudetto.