Lo scorso 4 novembre il primo ministro danese Mette Frederiksen ha reso noto che almeno 12 persone, che vivono nelle regioni settentrionali del Paese, sono state infettate da una mutazione del virus trasmessa proprio dai visoni. Il ministro per la salute Magnus Heunicke ha precisato che circa metà delle 700 persone contagiate dal covid in quella zona della Danimarca, sono in qualche modo da mettersi in relazione agli allevamenti di questi animali. Ad oggi, si riscontrano contagi tra i visoni in 207 allevamenti, dato che risulta in forte crescita rispetto al mese scorso (47).
Ma questi abbattimenti avranno anche una pesante ricaduta in termini economici. La Danimarca infatti è uno dei principali esportatori di pelliccia di visone, pensate che ogni anno vengono prodotti circa 17 milioni di questi accessori. La sola Kopenhagen Fur provvede a soddisfare il 40% della richiesta mondiale, particolarmente forte in Cina e Hong Kong.
Secondo le stime del governo, che ha comunque promesso di intervenire per ristorare il danno economico subito dagli allevatori, l’abbattimento di 15 milioni di esemplari avrà un impatto di circa 5 miliardi di corone (671 milioni di euro).