loro, i nuovi casi non sono correlati a catene di trasmissione note e vi è un graduale aumento della pressione per i dipartimenti di prevenzione. In tale situazione gli “interventi di comunità” consigliati non lasciano adito a dubbi: zone rosse con lockdown temporali (2-3 settimane) e riapertura solo con riduzione dell’Rt, interruzione di attività sociali a maggior rischio assembramento, valutare l’interruzione di alcune attività produttive con particolari situazioni di rischio, possibile restrizione della mobilità interregionale e intraregionale.
Nello specifico per quanto attiene la scuola, l’obbligo di mascherina scatta anche “in situazioni statiche e se si rispetta il metro di distanza”. Inoltre i ricercatori suggeriscono la sospensione di quegli insegnamenti a rischio (educazione fisica e musica), lezioni scaglionate mattina e pomeriggio, riduzione delle ore in presenza in particolare per superiori e università. Ed è proprio quello che si sta verificando in questi giorni. Se però la situazione dovesse subire un peggioramento, si apre lo scenario 3, quello che fa riferimento a una “situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario nel medio periodo”.
Questo scenario prevede, tra le misure di contenimento, un lockdown nazionale. In questo scenario i valori di rt regionali sono compresi tra 1,25 e 1,5 e si riesce “a limitare solo modestamente il potenziale di trasmissione” del virus. “Se la situazione di rischio alto dovesse persistere per un periodo di più di tre settimane – spiegano i ricercatori – si rendono molto probabilmente necessarie misure di contenimento più aggressive”. Quali? Si va dalla “possibilità di interruzione di alcune attività sociali e culturali maggiormente a rischio”, come “discoteche, bar palestre” al “favorire il lavoro agile al fine di ridurre l’affollamento dei trasporti pubblici e delle sedi lavorative” fino a “lockdown localizzati” con “restrizione della mobilità da e per le zone interessate”. Infine c’è l’estrema ratio che tutti scongiuriamo: “lockdown generalizzato con estensione e durata da definirsi rispetto allo scenario epidemiologico”.