Parte oggi 24 agosto 2020 in Italia la sperimentazione sull’uomo di un
candidato vaccino anti Covid in Italia. Il vaccino verrà sperimentato sul primo volontario sano all’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma. Il farmaco è stato progettato dall’azienda Biotech Reithera di Castel Romano e finanziato con otto milioni di euro da Regione Lazio e ministero della Ricerca con il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Riguardo alle modalità di somministrazione del vaccino, stando a quanto si apprende, la
prima fase è relativa ai test che serviranno a stabilire il profilo relativo alla sicurezza del farmaco, quindi seguiranno altre due fasi che prevedono l’allargamento dei test a un numero più ampio di persone. Nello specifico il vaccino chiamato
Grad-CoV2, verrà somministrato a una sola persona, le cui condizioni verranno tenuta in osservazione per qualche ora. A distanza di quattro giorni si prevede di
somministrare il vaccino ad altre due persone, poi ad altre quattro e così via a un numero crescente di volontari,
fino ad arrivare ai 90 previsti in questa fase 1. Il vaccino si inietta con un’unica somministrazione, è uno dei due progettati in Italia (l’altro è quello dell’azienda biotech Takis, sempre di Castel Romano).
Riguardo al meccanismo d’azione, si basa su un virus che non può recare malattia essendo incapace di moltiplicarsi, utilizzato come una sorta di navetta per trasportare nelle cellule l’informazione genetica che corrisponde alla proteina Spike, l’arma di cui si serve il virus Sars CoV 2 per diffondersi nelle cellule. Il virus-navetta rientra nella famiglia degli adenovirus, la stessa a cui appartiene il virus del raffreddore, ed è di origine animale.
I test condotti sui topi hanno messo in evidenza che il virus è in grado sia di stimolare la produzione di anticorpi neutralizzanti, sia la riposta delle cellule immunitarie chiamate linfociti T killer, capaci di riconoscere le cellule colpite dal virus.