Questi gli imperativi emersi dal post-Covid: evitare gli assembramenti, riducendo il rischio di una nuova ondata di contagi, e riaggiornare la propria organizzazione in chiave tecnologica.
Marco Marchesi, Salvatore Santaniello, Stefano Curnis hanno così dato vita a una webapp, prenotaunposto.it, che fa della massima semplicità di utilizzo il proprio punto di forza al fine di semplificare la ripresa di attività e clienti garantendo a entrambi il massimo livello di sicurezza possibile.
Il funzionamento è rapido e immediato: le strutture possono contingentare gli accessi tramite la personalizzazione totale degli aspetti gestionali, dai limiti orari al numero di presenze, e per gli utenti è ancora più facile.
Dopo la registrazione con nome e cognome è sufficiente scegliere la tipologia di attività desiderata – una cena al ristorante, un allenamento in palestra o in piscina, persino una sessione di golf – e prenotaunposto.it mostra in tempo reale l’effettiva disponibilità dei posti, le distanze da mantenere e offre la possibilità di prenotare con un solo click.
“Il progetto è nato a Bergamo mentre la pandemia sconvolgeva la nostra città, – spiega il fondatore Marco Marchesi – così abbiamo avvertito il bisogno di dare il nostro contributo alla lotta contro il virus creando un’applicazione che permettesse di evitare code e assembramenti. L’app si rivolge a tutte quelle attività aperte al pubblico come palestre, piscine, stabilimenti balneari, ma anche uffici, negozi e ristoranti dove il numero delle persone è limitato dalle nuove regole e c’è l’obbligo di tenere il registro presenze”.
Tra le strutture che hanno già adottato il sistema ci sono diverse palestre in tutta Italia, ristoranti, locali, golf club e persino realtà istituzionali come il Comune di Palazzago, proprio in provincia di Bergamo, che sta utilizzando prenotaunposto.it come sistema di prenotazione per i cittadini che devono recarsi negli uffici comunali.
“Siamo soddisfatti dell’ottimo riscontro che il nostro progetto sta riscuotendo tra i gestori di attività pubbliche, – conclude Marchesi – perché dimostra come sempre più persone stiano prendendo coscienza del necessario cambio d’abitudini per lasciarci alle spalle questa immane tragedia. Quella di contingentare gli accessi è un’esigenza reale e immediata affinché i sacrifici fatti finora non risultino vani”.