Mamme maltrattate
La ricerca ha preso in considerazione un campione rappresentato da 5 milioni di donne di età compresa tra i 18 e i 54 anni, con almeno un figlio da 0 a 14 anni. In particolare l’indagine ha tenuto conto di aspetti relativi alle fasi del travaglio e del parto. Nello specifico l’assistenza al parto per 4 donne su 10 si è rivelata lesiva della propria dignità e anche della propria integrità psico-fisica. Ben il 21%, 1 donna su 5, ha dichiarato di essere stata oggetto di maltrattamenti di natura fisica o verbale nel corso del parto.
Oltre il 54% delle donne ha subito la pratica dell’episiotomia che un tempo veniva considerata un aiuto per favorire il parto della donna, mentre oggi l’Organizzazione mondiale della sanità ritiene che si tratti di una pratica rischiosa, che pertanto va evitata, tranne che in rari casi.
L’episiotomia: in cosa consiste
L’episiotomia consiste nel taglio della vagina e del perineo per favorire l’allargamento del canale de parto nella fase di esplulsione del feto. In realtà però le donne che vi sono sottoposte, hanno tempi di recupero più lunghi e inoltre vanno maggiormente incontro a infezioni e emorragie. Il 61% che ha subito questo tipo di intervento ha dichiarato di non aver prestato il consenso informato per autorizzarlo.
La maggior parte delle operazioni di episomiotomia è stata effettuata al Sud Italia e nelle isole (58 %), a seguire il centro e Nord-est Italia (pari merito al 55%), ultimo il Nord Ovest (58%).